lunedì 30 marzo 2015

Storia di una ladra di libri ~ di Markus Zusak - Recensione •.¸¸ Simona¸¸.•

Ciao a tutti lettori ツ
Come promesso eccovi la recensione dell'altro libro di Markus Zusak letto questo mese.
Mi ci sono voluti un po di giorni per capire bene cosa ne pensassi, poiché sicuramente non si tratta di un libro leggero, ma di questo parleremo dopo.
Passo a presentarvi il libro:

Titolo: Storia di una ladra di libri
Autore: Markus Zusak
Editore: Frassinelli
Traduttore: Giughese G. M.
Formato: Copertina rigida
Numero di pagine: 576
ISBN-13: 978-8820055905
Prezzo: 16,90€
Genere: Storico; fiction
Voto:






Trama: È il 1939 nella Germania nazista. Tutto il Paese è col fiato sospeso. La Morte non ha mai avuto tanto da fare, ed è solo l'inizio. Il giorno del funerale del suo fratellino, Liesel Meminger raccoglie un oggetto seminascosto nella neve, qualcosa di sconosciuto e confortante al tempo stesso, un libriccino abbandonato lì, forse, o dimenticato dai custodi del minuscolo cimitero. Liesel non ci pensa due volte, le pare un segno, la prova tangibile di un ricordo per il futuro: lo ruba e lo porta con sé. Così comincia la storia di una piccola ladra, la storia d'amore di Liesel con i libri e con le parole, che per lei diventano un talismano contro l'orrore che la circonda. Grazie al padre adottivo impara a leggere e ben presto si fa più esperta e temeraria: prima strappa i libri ai roghi nazisti perché "ai tedeschi piaceva bruciare cose. Negozi, sinagoghe, case e libri", poi li sottrae dalla biblioteca della moglie del sindaco, e interviene tutte le volte che ce n'è uno in pericolo. Lei li salva, come farebbe con qualsiasi creatura. Ma i tempi si fanno sempre più difficili. Quando la famiglia putativa di Liesel nasconde un ebreo in cantina, il mondo della ragazzina all'improvviso diventa più piccolo. E, al contempo, più vasto.


Gothic text from pookatoo.com

Storia di una ladra di libri non è un libro che può leggere chiunque, no.
Come detto prima, ho dovuto meditarci un po su prima di scrivere qualcosa che somigli ad un recensione, per questo libro. 
Dicevo che non è un libro che fa per tutti poiché tutta la storia è pregna di significati. Ad ogni pagina, in ogni capitolo, Markus Zusak è stato in grado di darmi, di volta in volta, un insegnamento, una morale, un frase che mi ha fatto riflettere.
Il tema della seconda guerra mondiale è sicuramente toccante: Hitler, guerra, campi di concentramento, ebrei, comunisti, sono temi molto forti, che riescono sempre a scuotere il lettore.
Tuttavia Zusak non tratta della guerra in se, non narra la sofferenza dei campi di concentramento, non racconta della vita di un soldato costretto ad andare in guerra..
L'autore ci parla attraverso un narratore molto, molto particolare che si capisce subito essere la Morte. 
Questa ci racconta la storia di una bambina, Liesel Meminger, costretta ad essere affidata a due genitori adottivi tedeschi per sfuggire le persecuzioni contro i comunisti, quali erano i suoi genitori. 
Ma durante il viaggio dovrà assistere alla morte del fratellino, avvenimento che accompagnerà i suoi sogni e in parte le sue scelte lungo il corso della storia. Durante il funerale del fratellino, ruba il suo primo libro, un piccolo volume che trova tra la neve intitolato "Il manuale del necroforo". Ma la piccola Liesel non sa ancora leggere, e sarà proprio il suo nuovo padre, Hans Hubermann, ad insegnarglielo. Il loro legame infatti si è consolidato proprio grazie alla passione per la lettura e per le parole; le lezioni di Hans diventano pian piano quasi un rito, il loro piccolo incontro notturno in compagnia dei libri sarà per Liesel un momento di rifugio e di salvezza.
Durante il corso della narrazione vediamo la nostra protagonista crescere, tra gli sgridi della madre, i giochi in compagnia di colui che diventerà il suo migliore amico, e forse qualcosa di più, Rudy Steiner. La sua passione per le parole la spinge a rubare sempre più libri, traendo insegnamento da ognuno di essi. 
La guerra tuttavia incombe anche nel piccolo paese dove vive Liesel, e tra bombardamenti aerei e attacchi, la ragazza troverà la sua salvezza attraverso non solo la lettura, ma anche la scrittura.

Zusak sceglie di non utilizzare il solito schema di narrazione: la Morte infatti si permette di anticipare al lettore avvenimenti molto importanti, facendo dei veri e propri spoilers, in modo da, secondo il mio parere, prepararlo a ciò che avverrà in seguito e che vi assicuro non sarà per niente facile da affrontare! La morte si rivolge direttamente al lettore e dedica alcuni capitoli alla narrazione di fatti che hanno a che fare con il suo "lavoro", quindi descrivendo gli orrori e le innumerevoli vite che la guerra ha spazzato via. Uno stile di scrittura sublime e per niente scontato!
Devo dire che l'ho letto abbastanza lentamente e così, secondo me, deve essere letto. Il libro è piuttosto lento inizialmente ma bisogna fare una lettura attenta per riuscire a trarre ogni significato dalle parole che Zusak ha scritto. 
Ciò che mi ha trasmesso non è descrivibile con le parole, ma vi posso assicurare che mi ha scossa parecchio. Una storia vera, straziante e toccante che deve essere letta, ma letta bene!
Consigliato a chi vuole una storia emozionante, non scontata e leggera.
Sconsigliato a coloro che non amano il genere e preferiscono letture meno impegnative.


E voi lo avete mai letto? Suppongo di sì perché credo di essere una dei pochi che non l'aveva ancora fatto..Lo avete trovato ricco di significati e un po "pesantuccio" come me oppure lo avete letto facilmente? 
Cosa ne pensate della recensione? Se avete consigli da darmi per migliorare le mie recensioni sarei molto felice se me lo scriveste nei commenti :D
Detto questo io vi saluto e vi auguro buona lettura!
Iscrivetevi al blog per non perdere i prossimi post, mi raccomando!
A presto BookLanders
                       Simona♥ 







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